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Coopertiva Tabità

Il “Pastificio-Panetteria Solidale” della Coop. Sociale Tabità è un nuovo progetto che nasce all’interno dell’Associazione SuperAbili Onlus di Avola. Il progetto va nella direzione di mostrare la persona diversamente abili come una risorsa per il territorio e non come soggetto passivo in un ottica assistenziale. L’idea progettuale di realizzare un laboratorio di panetteria e pastificio è stata promossa da un gruppo di volontari attraverso l’attivazione di un corso di formazione professionale per “Panificatore”. Nella panetteria verranno prodotti: pasta, biscotti, crostate, pizza, focacce, pane di ogni genere. Inoltre, buffet dolci e salati, pan di spagna, ciambelle, tozzetti, grissini e sostituti del pane. Aderiranno al presente progetto nove soci di cui due persone diversamente abili. Il progetto “P&P-Solidale” prevederà un’attività di orientamento e preformazione, una fase di laboratorio professionale per “Panettiere e Pasticciere”, l’attivazione di piani di inserimento lavorativo, misure di sensibilizzazione verso le imprese.

«Dal punto di vista sociale è innegabile come la promozione all’accesso al lavoro è condizione necessaria per l’affermazione della propria identità e dignità umana». (Amartya Sen)

<<A Giaffa c’era una discepola chiamata Tabità, nome che significa «Gazzella», la quale abbondava in opere buone e faceva molte elemosine. Proprio in quei giorni si ammalò e morì. La lavarono e la deposero in una stanza al piano superiore. E poiché Lidda era vicina a Giaffa i discepoli, udito che Pietro si trovava là, mandarono due uomini ad invitarlo: <<Vieni subito da noi!>>. E Pietro subito andò con loro. Appena arrivato lo condussero al piano superiore e gli si fecero incontro tutte le vedove in pianto che gli mostravano le tuniche e i mantelli che Gazzella confezionava quando era fra loro. Pietro fece uscire tutti e si inginocchiò a pregare; poi rivolto alla salma disse: <<Tabità, alzati!>>. Ed essa aprì gli occhi, vide Pietro e si mise a sedere. Egli le diede la mano e la fece alzare, poi chiamò i credenti e le vedove, e la presentò loro viva. La cosa si riseppe in tutta Giaffa, e molti credettero nel Signore. Pietro rimase a Giaffa parecchi giorni, presso un certo Simone conciatore>>. (Atti 9, 36-43)

 

 

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